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Dopo l'acquisizione di VMware da parte di Broadcom, la parola d'ordine diventa migrazione

Per via dell'instabilità del settore,le aziende si stanno chiedendo se dispongono della piattaforma IT multicloud ibrida giusta per affrontare il futuro.

Di Tom Mangan

March 21, 2024 | min

“Abbiamo bisogno di una nuova casa per le nostre macchine virtuali” non è esattamente il genere di frase che i vertici del reparto IT vorrebbero pronunciare di fronte al proprio staff. Ma è proprio ciò che sta accadendo in moltissime aziende in seguito all'acquisizione da parte di Broadcom di VMware, azienda pioniera delle moderne tecnologie di virtualizzazione i cui prodotti sono ampiamente utilizzati nei settori più disparati. 

Dopo molti mesi di incertezze legate all'approvazione dell'acquisizione, i CIO si stanno preparando ad affrontare un'autentica rivoluzione nel modo in cui lavorano con VMware. A partire dalla chiusura dell'acquisizione alla fine di novembre 2023, la nuova VMware by Broadcom ha cambiato il modo in cui raggruppa e vende i suoi prodotti, arrivando a dismettere un programma per i partner ben consolidato. Questi cambiamenti si aggiungono all'incredibile esplosione dell'innovazione nel campo dell'AI, che ha spinto molte aziende a chiedersi se dispongono dei sistemi IT giusti per garantirsi il successo.

Secondo le previsioni per il 2024 della società di ricerca Forrester, fino al 20% della clientela enterprise abbandonerà la tecnologia VMware. “Molti dipartimenti IT non vedono l'ora di superare la loro dipendenza da ESX [VMware]”, ha spiegato la testata dedicata al settore IT The Register in un articolo su come i recenti cambiamenti in casa VMware stiano spingendo molte aziende a modificare le loro strategie in fatto di hypervisor e IT. 

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Mitigare i rischi associati all'acquisizione di VMware da parte di Broadcom

Secondo Channel Features, che cita un sondaggio condotto su Candafero (la comunità online dei partner di canale gestita dalla società di ricerca Canalys sua consociata), in seguito alla rivoluzione dei servizi VMware attuata da Broadcom il 70% dei partner VMware si sta rivolgendo alla concorrenza. Il report sostiene che il modo in cui molti CIO acquistano e gestiscono i prodotti VMware cambierà e probabilmente diventerà più costoso.

“Broadcom si sta concentrando sui 2˙000 clienti VMware più importanti a livello mondiale”, ha dichiarato a The Forecast Harsha Kotikela, Director of Product and Solutions Marketing di Nutanix, sostenendo che un interesse così ristretto, insieme agli altri cambiamenti che si prospettano all'orizzonte, può avere ampie ripercussioni sulla clientela VMware.

“I CIO e le figure responsabili delle decisioni IT stanno esplorando le opzioni che hanno a disposizione: continuare con VMware, passare al cloud pubblico o adottare alternative come Nutanix”, ha affermato Kotikela.

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Kotikela ha dichiarato che una delle criticità principali consiste nella scelta dell'hypervisor o della piattaforma di virtualizzazione giusta per consentire il funzionamento delle macchine virtuali (VM). 

“C'è chi sceglie di usare Nutanix e VMware”, ha spiegato Kotikela, sottolineando che Nutanix AHV supporta altri hypervisor, compreso Microsoft Hyper‑V.

Eseguire una migrazione completa verso un servizio di cloud pubblico non è certo un processo semplice, veloce ed economico. Secondo David Teague, Technical Marketing Engineer di Nutanix, il passaggio da VMware a una nuova piattaforma tecnologica richiede pianificazione e investimenti. 

“Qualunque cosa tu faccia, incorrerai in un outage”, ha spiegato a The Forecast basandosi sulle sue esperienze con la migrazione. “L'unica incognita è quanto durerà”.

Kotikela e Teague hanno evidenziato come, anche in un'epoca in cui l'automazione intelligente contribuisce a eliminare i processi manuali, i team IT aziendali abbiano comunque molto lavoro da svolgere: devono valutare l'operatività corrente, cercare opzioni migliori, e sviluppare un piano A e un piano B. Per quanto questo processo possa risultare noioso, spesso consente ai team IT di aumentare l'efficienza e trovare gli strumenti migliori per sfruttare le funzionalità del multicloud ibrido.

Un cambiamento epocale per la clientela e i partner  

Fondata nel 1998, VMware ha raggiunto il successo sviluppando una intuizione che le principali figure del settore IT avevano già da decenni: le macchine virtuali sono molto più economiche e facili da gestire rispetto alle alternative hardware. Le tecnologie VMware hanno contribuito a rendere le VM i building block dei moderni sistemi IT. L'acquisizione di VMware da parte di Broadcom ha sollevato le proteste della clientela e dei partner, costretti a prendere in considerazione soluzioni alternative

“Molte di queste organizzazioni utilizzano VMware da più di un decennio“, ha spiegato Kotikela, “e pensano che sia davvero difficile migrare le applicazioni o i carichi di lavoro VMware verso una nuova alternativa”.

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Chiunque abbia avuto a che fare con una migrazione tecnologica significativa sa che quando si affronta un processo simile si rischia di andare incontro a scelte sbagliate e danni alla reputazione, soprattutto nel caso delle aziende che dispongono di centinaia o migliaia di VM.

Secondo Kotikela, per quanto le migrazioni possano essere impegnative, esistono nuovi strumenti per automatizzare e velocizzare il processo.

Move semplifica la migrazione

Fondata nel 2009, Nutanix ha costruito il suo core business sull'infrastruttura iperconvergente (HCI), che virtualizza elaborazione, networking e storage su hardware commodity per permettere alla clientela di incrementare la flessibilità, il risparmio e la scalabilità. Dal momento che la clientela deve migrare i carichi di lavoro IT sulla sua piattaforma software multicloud ibrida, Nutanix è fortemente incentivata a semplificare la migrazione e alleviare le possibili difficoltà. Teague ha spiegato che è proprio questo il motivo per cui è stato creato Nutanix Move, che automatizza una parte significativa del processo di migrazione.

Teague è diventato un convinto sostenitore delle possibilità offerte da Move mentre lavorava per un'azienda che utilizzava le tecnologie offerte dalla Nutanix Cloud Platform. 

“Ho smanettato con Move più o meno da quando esiste”, ha raccontato. “Quando ero cliente Nutanix ero in grado di eseguire un cutover con Move mentre le altre persone erano in pausa pranzo, e al loro ritorno il sistema era già pronto”.

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In origine Move è stato progettato per trasferire il software da ESXi, l'hypervisor di VMware, alle infrastrutture software controllate da AHV, l'hypervisor di Nutanix. Nel corso degli anni, Nutanix ha aggiunto la possibilità di migrare ad Amazon Web Services e Microsoft Azure.

“Nutanix Move è uno strumento piuttosto maturo, con molte funzionalità straordinarie”, ha spiegato Teague. “Ma non bisogna pensare che sia una panacea per tutti i mali, dal momento che un singolo strumento di automazione non può risolvere tutte le complicazioni legate a una migrazione da VMware nell'ambiente specifico di determinati clienti”. 

Secondo Teague i nuovi strumenti di migrazione come Move, uniti a un supporto affidabile, sono fondamentali per ridurre al minimo le interruzioni operative.

Ridurre i downtime legati al cutover

In fase di migrazione una vasta gamma di applicazioni, dati e carichi di lavoro viene copiata da un sistema di origine a un sistema di destinazione, e il reparto IT deve gestire attentamente il cutover tra i sistemi per ridurre il downtime.

Uno strumento di migrazione come Nutanix Move aiuta i team IT a sincronizzare i propri sistemi di origine e di destinazione: senza questo aiuto la preparazione dei sistemi potrebbe richiedere mesi, settimane o più, a seconda della portata della migrazione. Nutanix Move sincronizza i sistemi, creando una snapshot dell'ambiente di sistema più recente in modo analogo a un software di backup e ripristino.

Con Move, la fase finale di una migrazione da VMware a Nutanix prevede tre passaggi:

  • Creazione di una snapshot finale da ESXi, l'hypervisor di VMware
  • Sincronizzazione con AHV, l'hypervisor di Nutanix
  • Abbandono del sistema VMware di origine

“Nella maggior parte dei casi il cut off dura appena cinque minuti”, ha detto Teague, aggiungendo che se la macchina di origine è molto attiva, i dati generati durante il cutover dovranno essere recuperati. 

“Si tratta solo di tornare alla snapshot più recente”, ha spiegato.

Sviluppare una strategia di migrazione

Teague ha fatto notare come, in genere, le strategie di migrazione si concentrino sulle applicazioni oppure sull'hardware. Una migrazione incentrata sulle applicazioni interessa tutti i dati, i carichi di lavoro e le app che devono essere copiati o sottoposti a refactoring. Una migrazione incentrata sull'hardware identifica le macchine fisiche e pianifica il trasferimento di dati e carichi di lavoro tra di esse.

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“Se ho intenzione di iniziare a spostare gruppi di VM all'interno dello stesso datacenter, la migrazione incentrata sull'hardware è un po' più facile“, ha detto Teague. 

“Le cose si fanno molto più complesse quando si aggiungono elementi come il cloud o ci si sposta su diversi datacenter o diverse reti. Ed è in casi come questi che occorre adottare un approccio più incentrato sulle applicazioni”.

Le migrazioni incentrate sulle applicazioni devono tenere conto di problemi come lo spostamento di tutti i server che supportano un'applicazione o un database. Per esempio, per assicurarsi che tutto funzioni correttamente nel nuovo ambiente potrebbe essere necessario un nuovo controller di dominio, come ha avuto modo di evidenziare Teague. 

“In genere adotto un approccio incentrato sulle applicazioni, in modo da evitare di spostare qualcosa per poi scoprire che non è più utilizzabile”, ha confidato.

Testare una migrazione prima del cutover può aiutare a evitare problemi quando il nuovo sistema diventa attivo.

Primi passi per una migrazione

Prima di addentrarsi in profondità nella pianificazione di una migrazione, i team IT devono assicurarsi di conoscere lo stato di tutte le VM e le applicazioni nell'ambiente di origine. Teague racconta di aver lavorato a una migrazione per una grande azienda del settore manifatturiero, scoprendo che alcune VM erano state create da persone che avevano lasciato l'azienda da tempo. Erano ancora utilizzate da qualcuno?

“Prima della migrazione ho spento diverse macchine per vedere se ci sarebbero state lamentele”, ha raccontato Teague. “E sapete cos'ho scoperto? Che un'intera divisione nel sito di produzione principale ne stava ancora utilizzando alcune”.

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Uno strumento come Nutanix Move permette ai team IT di prendere confidenza con i vari aspetti di una migrazione. Per quanto Move sia in grado di gestire una migrazione ampia e complessa, all'inizio è meglio evitare di tentare migrazioni estese e articolate.

“Quando pensi a pianificare la tua migrazione, inizia con qualcosa a basso rischio o comunque non in produzione“, consiglia Kotikela: in questo modo, tutte le figure coinvolte potranno familiarizzare con il processo prima di passare a migrazioni più ambiziose. 

Kotikela ha spiegato che una recente promozione Nutanix per la migrazione e il team Nutanix dedicato possono aiutare a semplificare le scelte e l'esecuzione della migrazione.

Migrare verso nuove opportunità

I team IT aziendali sono bombardati da nuove applicazioni, fonti di dati e tecnologie, come per esempio l'AI generativa. Tutto ciò non fa che aumentare l'ansia associata all'abbandono di un punto di riferimento del settore tecnologico quale VMware.

Naturalmente, secondo Kotikela, questa non è l'unica prospettiva esistente. 

“In un contesto simile, si presenta l'opportunità di scegliere un nuovo partner che possa aiutare ad affrontare circostanze di questo tipo”, ha affermato. 

“In alcuni casi si tratterà di un cambiamento molto importante, soprattutto per le aziende che utilizzano ancora datacenter three‑tier e non hanno mai usato l'HCI”, ha concluso Teague. 

In ogni caso, molte aziende stanno sostituendo le SAN e investendo pesantemente in un nuovo ambiente. 

“È il momento perfetto per esaminare i sistemi e i processi e valutare se è arrivata l'ora di introdurre nuove funzionalità”, ha detto Teague.

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Nota della redazione: scopri le funzionalità multicloud ibride di Nutanix, confronta le offerte di VMware by Broadcom e Nutanix, scopri come migrare a Nutanix ed esplora la promozione per la migrazione da VMware a Nutanix.

Tom Mangan collabora con la nostra redazione. Scrittore ed editor con una grande esperienza nel settore della tecnologia B2B, è specializzato nel campo del cloud computing e della trasformazione digitale. Contattalo sul suo sito web o su LinkedIn.

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