La virtualizzazione, come suggerisce il nome, crea una versione virtuale di un elemento che prima era fisico. Tra gli elementi che vengono virtualizzati più comunemente in un datacenter ci sono sistemi operativi, server, desktop e dispositivi di storage. Con la virtualizzazione, tecnologie quali applicazioni e sistemi operativi vengono separate dall'hardware o dal software sottostante. La virtualizzazione dell'hardware coinvolge le macchine virtuali (VM), che sostituiscono un computer “reale” con un sistema operativo “reale”.
La tecnologia della virtualizzazione dei sistemi operativi (OS) è nata decenni fa. In questa forma, il software viene utilizzato per consentire all'hardware di eseguire più sistemi operativi contemporaneamente. Questa tecnologia, nata sui mainframe, ha permesso agli amministratori IT di risparmiare evitando di utilizzare troppa potenza di calcolo.
A partire dagli anni ’60, la virtualizzazione e le macchine virtuali (VM) hanno iniziato a interessare solo un paio di mainframe, che erano macchine grandi e goffe con funzionalità di time-sharing che permettevano l'uso simultaneo da parte di più utenti. Tra queste macchine c'era l'IBM 360/67, diventata una pietra miliare dei mainframe durante gli anni ’70. Da lì a poco le VM sono poi passate ai personal computer negli anni ’80.
Ma l'adozione diffusa della virtualizzazione è iniziata solo a cavallo degli anni ’80 e ’90. Sebbene alcune VM analoghe a quelle presenti sui mainframe IBM siano utilizzate ancora oggi esse non sono affatto diffuse, e poche aziende considerano i mainframe un punto di riferimento aziendale. La prima azienda a far crescere la diffusione delle VM è stata Insignia Solutions con la creazione di SoftPC, un emulatore software basato su x86. Questo successo ha spinto altre organizzazioni – in particolare Apple, Nutanix e più tardi Citrix – a sviluppare i propri prodotti di virtualizzazione.
Uno dei motivi principali per cui le aziende utilizzano tecnologie di virtualizzazione è la virtualizzazione dei server, che utilizza un hypervisor per “duplicare” l'hardware sottostante. In un ambiente non virtualizzato, il sistema operativo (OS) guest funziona normalmente insieme all'hardware. Quando viene virtualizzato, il sistema operativo funziona ancora come se fosse su hardware, consentendo alle aziende di beneficiare di gran parte delle prestazioni che si aspettano senza bisogno di nuovo hardware. Per quanto le prestazioni hardware e le prestazioni virtualizzate non siano sempre equivalenti, la virtualizzazione funziona comunque ed è preferibile, perché la maggior parte dei sistemi operativi guest non richiede un accesso completo all'hardware.
Di conseguenza, le aziende possono godere di una maggiore flessibilità e di un maggior controllo ed eliminare qualsiasi dipendenza da un singolo hardware. Grazie al successo ottenuto dalla virtualizzazione dei server, la virtualizzazione si è diffusa in altre aree del datacenter, tra cui applicazioni, reti, dati e desktop.
In parole povere, le soluzioni di virtualizzazione semplificano il datacenter aziendale. Queste soluzioni eliminano le complessità legate all'implementazione e all'amministrazione di una soluzione virtualizzata, fornendo allo stesso tempo la flessibilità indispensabile nel datacenter moderno.
Per non parlare del fatto che la virtualizzazione può contribuire a creare un ambiente IT più ecologico, grazie alla riduzione dei costi di alimentazione, raffreddamento e hardware. Ma i risparmi sui costi non sono l'unico vantaggio delle soluzioni virtualizzate: esistono altri motivi per cui le aziende stanno abbracciando la virtualizzazione. Vediamone alcuni.
Riduzione al minimo dei server: la virtualizzazione riduce al minimo la quantità di server di cui un'organizzazione ha bisogno, consentendo di ridurre l'accumulo di calore associato a un datacenter con molti server. Con la riduzione del “disordine” fisico nel tuo datacenter, potrai risparmiare denaro e smettere di preoccuparti di come dissipare il calore.
Riduzione dell'hardware: quando si tratta di risparmiare denaro, il segreto è ridurre al minimo l'hardware. Con la virtualizzazione, le organizzazioni possono ridurre l'utilizzo di hardware e, soprattutto, ridurre la manutenzione, i downtime e l'elettricità nel corso del tempo.
Reimplementazione rapida: la virtualizzazione rende la reimplementazione di un nuovo server semplice e veloce. Se un server dovesse guastarsi irrimediabilmente, le snapshot delle macchine virtuali sono in grado di venire in soccorso in pochi minuti.
Backup più semplici: i backup sono molto più semplici con la virtualizzazione. La tua macchina virtuale può effettuare backup ed eseguire snapshot 24 ore su 24, in modo da avere sempre a disposizione i dati più aggiornati. Inoltre, puoi spostare le VM tra i server e reimplementarle più rapidamente.
Riduzione dei costi e del carbon footprint: man mano che virtualizzi il tuo datacenter, ne riduci inevitabilmente il footprint – e il tuo carbon footprint nel complesso. Oltre a fare del bene al pianeta, la riduzione del footprint del datacenter riduce drasticamente i costi per l'hardware, l'alimentazione e il raffreddamento.
Test migliori: è molto meglio testare e ritestare in un ambiente virtualizzato, anziché in uno basato sull'hardware. Dal momento che le VM conservano le snapshot, puoi riportare facilmente la tua VM alla situazione precedente in caso di errori.
Possibilità di eseguire qualsiasi macchina su qualsiasi hardware: la virtualizzazione fornisce uno strato di astrazione tra software e hardware. In altre parole, le VM sono indipendenti dall'hardware e puoi eseguire qualsiasi macchina su qualsiasi hardware. Di conseguenza, non sei vincolato a nessun vendor.
Disaster recovery efficiente: quando il datacenter si basa su istanze virtuali, il disaster recovery è molto meno oneroso e i downtime diventano molto più brevi e meno frequenti. Puoi utilizzare le snapshot recenti per rendere operative le VM, oppure scegliere di spostare le macchine altrove.
“Cloudificazione” del datacenter: la virtualizzazione può contribuire a “cloudificare” il tuo datacenter. Un ambiente interamente o per la maggior parte virtualizzato imita un ambiente cloud, preparandoti per il passaggio al cloud vero e proprio. Inoltre, puoi scegliere di implementare le tue VM nel cloud.
Le organizzazioni che sperano di ottenere un ambiente IT quanto più simile al cloud dovranno prima occuparsi della virtualizzazione. La virtualizzazione del datacenter consente di utilizzare le risorse server in modo molto più efficiente. In passato, le aziende dovevano dedicare un singolo server a ciascuna applicazione (per esempio l'email). In questi casi, le aziende si trovavano o ad accumulare più server per utilizzare più applicazioni, o ad affrontare un problema completamente diverso: il sottoutilizzo delle risorse su un intero server.
In entrambi i casi si trattava di un approccio antieconomico, ingombrante e inefficiente. Grazie alle soluzioni virtuali, i team IT possono eseguire più applicazioni, carichi di lavoro e sistemi operativi su una sola macchina virtuale, e le risorse possono essere aggiunte e rimosse secondo necessità. La virtualizzazione scala facilmente con l'azienda. Man mano che la domanda cresce o diminuisce, la virtualizzazione aiuta le organizzazioni a utilizzare le risorse nel migliore dei modi e a rispondere più rapidamente ai cambiamenti.