Il bursting sul cloud è un metodo di implementazione delle applicazioni che consente di supplire alle esigenze di elaborazione di un'applicazione eseguita su un'infrastruttura on‑premise o su un private cloud, sfruttando le piattaforme di cloud pubblico non appena le risorse di calcolo disponibili a livello locale non sono più sufficienti per far fronte alla domanda.
Un'istanza di bursting sul cloud può estendersi a piattaforme di cloud pubblico, private cloud o ambienti on‑premise. Il modello si basa sulla capacità del cloud pubblico di scalare on demand e mettere a disposizione nuove risorse in maniera dinamica.
Il bursting sul cloud è utile alle organizzazioni le cui esigenze di calcolo seguono un andamento irregolare o imprevedibile, poiché consente loro di offrire un'esperienza utente lineare indipendentemente dal carico.
Ecco alcuni esempi:
Rendering di immagini o video, come per esempio nella Computer‑Generated Imagery (CGI). Questo tipo di processi causa forti impennate delle capacità di calcolo necessarie dopo periodi di attività relativamente bassa.
Transazioni e‑commerce che aumentano rapidamente durante una promozione, superando la capacità delle istanze di calcolo primarie impostate per gestire il volume di acquisti.
Analitiche dati o cicli di elaborazione di intelligenza artificiale (AI) che registrano picchi significativi durante le sessioni di addestramento o di rilevamento di pattern.
Il bursting sul cloud può essere implementato in diversi modi. È possibile optare per un processo manuale, con i team che eseguono manualmente il provisioning e il de‑provisioning delle istanze cloud che non servono più: questo è un approccio solitamente adatto per gli use case stagionali, in cui l'organizzazione può prevedere in anticipo la necessità di bursting sul cloud. In alternativa, si può scegliere il bursting sul cloud automatizzato, con una soluzione specializzata che stabilisce i parametri per il bursting (per esempio, quando il calcolo raggiunge il 50% della capacità) e devia automaticamente il carico sul cloud non appena vengono raggiunti tali parametri.
Una terza possibilità consiste nel distribuire il bilanciamento del carico tra le istanze on‑premise e il cloud. In tutti e tre i casi, l'infrastruttura che supporta il bursting sul cloud può variare a seconda che si segua un approccio ibrido o multicloud: nel caso di un'architettura multicloud, per esempio, il bursting può avvenire da cloud a cloud.
Una piattaforma di gestione del cloud come Nutanix ti permette di configurare e orchestrare il bursting sul cloud. Per esempio, Nutanix NC2 permette di espandere rapidamente la capacità dal proprio datacenter alla piattaforma cloud Amazon Web Services (AWS) in base alle esigenze del momento.
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L'approccio predominante al bursting sul cloud è quello del cloud ibrido, che comprende istanze di calcolo on‑premise e cloud connesse fra loro. Quando le esigenze di calcolo on‑premise superano la capacità disponibile, si esegue il bursting sul cloud per il carico di lavoro interessato.
Ma il cloud ibrido non è l'unica strada percorribile per il bursting. Un'altra possibilità è quella di ricorrere a un'architettura multicloud che si estende su più piattaforme, come per esempio AWS, Microsoft Azure e Google Cloud Platform (GCP). In questo caso, i carichi di lavoro si espandono da una piattaforma cloud all'altra. Già, ma quale può essere l'utilità di una scelta simile? Innanzitutto, combinando più piattaforme cloud si ottiene un'infrastruttura robusta, in grado di assicurare il successo del bursting e di offrire una maggiore resilienza utile per la business continuity. Inoltre, in caso di indisponibilità di una determinata piattaforma cloud, il carico di lavoro può passare a un'altra piattaforma. Infine, l'utilizzo del multicloud per il bursting consente di evitare i lock‑in con i vendor di servizi cloud.
Il bursting sul cloud offre molti vantaggi alle organizzazioni che lo implementano. Vediamone alcuni:
Pianificazione della scalabilità – il bursting sul cloud può servire da leva per spingere chi possiede le applicazioni e i diversi stakeholder a valutare la domanda di risorse e a impegnarsi nella pianificazione della capacità, aiutando così a prevenire gli outage e i disservizi dovuti al sovraccarico. La pianificazione del bursting sul cloud richiede inoltre che i team coinvolti tengano conto della scalabilità delle applicazioni durante le fasi di progettazione e implementazione del loro ciclo di vita, in modo da poter sfruttare servizi e strumenti di scaling automatico.
Gestione efficiente dei costi – il bursting sul cloud ha il suo prezzo, certo, ma allo stesso tempo evita di dover investire eccessivamente per l'infrastruttura on‑premise, con un conseguente risparmio sui costi: doversi dotare di tutte le risorse necessarie per i picchi stagionali (risorse che poi restano inutilizzate per tutto il resto dell'anno) è uno spreco sul fronte CapEx. Per realizzare un vero risparmio è però necessaria un'analisi dei costi approfondita, che includa anche una valutazione dei modelli pay‑as‑you‑go rispetto alla tariffazione fissa. Infine, quando si calcola il ritorno sull'investimento (ROI) del bursting sul cloud non bisogna dimenticare di tenere conto del monitoraggio e del controllo dei costi.
Garantire il disaster recovery – il bursting sul cloud è anche in grado di supportare le strategie di disaster recovery: per esempio, può consentire l'automazione del failover dalle istanze di calcolo on‑premise al cloud in caso di disservizi, o anche facilitare l'alta disponibilità e il DR duplicando continuamente i dati nel cloud (con il cosiddetto “mirroring”).
Gestione delle criticità legate ai picchi di carico – un'implementazione del bursting sul cloud pianificata ed eseguita a regola d'arte consente agli stakeholder di prevedere e prepararsi ai picchi di domanda, per esempio in concomitanza con le offerte stagionali. Il bursting sul cloud consente inoltre di implementare una gestione del traffico in tempo reale, in grado di gestire picchi imprevisti della domanda e mantenere gli stessi tempi di risposta delle applicazioni per non compromettere l'esperienza utente.
Prestazioni ottimizzate per le applicazioni – una soluzione di bursting sul cloud può comprendere anche funzioni per il monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni e la relativa ottimizzazione. Queste funzioni consentono di tenere d'occhio le prestazioni e attivare il bursting ove necessario, ottimizzando così le performance delle applicazioni.
Rafforzare la sicurezza e la conformità dei dati – partendo dal presupposto che l'organizzazione attui politiche e controlli adeguati, il bursting sul cloud può aiutare anche con la sicurezza e la conformità dei dati. Ricordiamo però che il bursting sul cloud deve essere sempre soggetto a un'attenta revisione della sicurezza e della conformità, soprattutto nelle architetture multicloud.
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Il bursting sul cloud implica anche alcune insidie e criticità, come per esempio:
Le soluzioni Nutanix, tra cui Nutanix Database Service (NDB), Nutanix Unified Storage (NUS) e Nutanix Cloud Manager (NCM), offrono caratteristiche e funzionalità che aiutano chi possiede le applicazioni, i team di sicurezza e chi si occupa della gestione del cloud a vincere tutte queste sfide.