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Cos'è la virtualizzazione delle applicazioni?

2 Dicembre 2024 | min


Cos'è la virtualizzazione delle applicazioni?

La virtualizzazione delle applicazioni è il processo di astrazione (o separazione) di un'applicazione dall'hardware sottostante in cui è memorizzata. La virtualizzazione di un'applicazione consente al personale di un'organizzazione di accedere a tale applicazione da praticamente tutti i dispositivi e da qualsiasi luogo, purché disponga di una connessione internet. Sebbene gli utenti non debbano installare fisicamente l'applicazione sui propri dispositivi, possono comunque interagirci quasi come se l'avessero installata.

Esistono due modi per creare un'applicazione virtuale: attraverso la virtualizzazione delle applicazioni o tramite la virtualizzazione dei desktop. Con la virtualizzazione dei desktop, o Virtual Desktop Infrastructure (VDI), le applicazioni vengono eseguite sui server nel datacenter di un'organizzazione ed è possibile accedere da remoto a tutti i desktop utente, inclusi i sistemi operativi, tramite una vasta gamma di dispositivi. Queste applicazioni possono essere considerate “virtuali” perché non sono effettivamente installate sul dispositivo fisico di ciascun utente. Inoltre, i desktop virtualizzati (comprese le applicazioni) sono in genere archiviati su macchine virtuali controllate da un hypervisor.

Anche la virtualizzazione delle applicazioni consente di accedervi da remoto su qualsiasi dispositivo. A differenza della VDI, però, la virtualizzazione delle applicazioni virtualizza solo l'applicazione, non il sistema operativo sottostante e gli altri componenti. In pratica, queste applicazioni virtualizzate vengono erogate in streaming ai dispositivi degli utenti. Mentre la VDI virtualizza le applicazioni e i sistemi operativi, la virtualizzazione delle applicazioni virtualizza solo l'applicazione in sé.

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Come funziona la virtualizzazione delle applicazioni

Per semplificare il discorso, la virtualizzazione delle applicazioni “inganna” un'applicazione classica facendola funzionare come se fosse connessa al sistema operativo di un dispositivo remoto, anche se in realtà non lo è. Tutto ciò è reso possibile da un layer di virtualizzazione posto tra l'applicazione e il sistema operativo del dispositivo remoto dell'utente. Il layer di virtualizzazione funge da componente dell'ambiente di runtime e dirotta i file e le modifiche al registro di sistema in un file eseguibile separato, anziché disperdere i dati nel sistema operativo sottostante. Il file eseguibile viene archiviato nel server host come immagine: questo significa che i dispositivi degli utenti finali non sono soggetti a vulnerabilità o ad altri problemi di sicurezza, dal momento che i dati dell'applicazione non sono archiviati lì.

La virtualizzazione delle applicazioni può essere utilizzata su una vasta gamma di dispositivi, e le applicazioni che erano incompatibili tra loro possono essere eseguite sullo stesso dispositivo perché tutti i dati sono conservati in un unico file, non influiscono sul sistema operativo su cui sono in esecuzione, e rimangono “invisibili” alle altre applicazioni e agli altri sistemi sul dispositivo remoto dell'utente.

Quando un utente lavora su un'applicazione virtualizzata, tutte le modifiche apportate ai nuovi dati vengono salvate nel server host in cui risiede effettivamente l'applicazione. La distribuzione da remoto consente all'IT di manutenere e gestire le applicazioni in un'unica posizione centralizzata e semplifica i processi di patching e aggiornamento, dal momento che l'applicazione dev'essere aggiornata una sola volta e quando gli utenti vi accedono, hanno accesso all'ultima versione.

Sebbene i processi di virtualizzazione delle applicazioni e di virtualizzazione dei desktop siano spesso considerati simili, non sono la stessa cosa. Come detto in precedenza, la virtualizzazione dei desktop attraverso la VDI garantisce all'utenza un'esperienza flessibile e più completa con i desktop da remoto. La virtualizzazione di applicazioni specifiche anziché di interi ambienti desktop può essere più conveniente dal punto di vista economico per le organizzazioni che utilizzano in modo intensivo una singola applicazione. La virtualizzazione delle applicazioni può anche essere un componente di un processo di virtualizzazione dei desktop più esteso.

I vantaggi della virtualizzazione delle applicazioni

La virtualizzazione delle applicazioni presenta numerosi vantaggi:

  • Installazione e implementazione semplici: un'applicazione viene installata una sola volta sul server host e quindi implementata da remoto tramite la distribuzione di un file .exe ai dispositivi degli utenti.

  • Gestione semplice e centralizzata: l'IT può supervisionare molte applicazioni per migliaia di utenti da un'unica posizione centralizzata.

  • Maggiore flessibilità e scalabilità: la virtualizzazione elimina il tempo e il lavoro necessari per installare le applicazioni su centinaia o migliaia di dispositivi aziendali. Man mano che viene reclutato del nuovo personale, è sufficiente fornire l'accesso da remoto alle applicazioni già installate.

  • Supporto per la mobilità: le applicazioni virtualizzate supportano la mobilità e la portabilità. Alcuni dispositivi non sono in grado di gestire un ambiente desktop remoto completo, ma quasi tutti i dispositivi possono gestire un'applicazione virtualizzata.

  • Riduzione del rischio di crash di sistema: le applicazioni virtualizzate possono essere eseguite insieme ad applicazioni altrimenti incompatibili. Inoltre, i problemi tecnici con un'applicazione virtualizzata possono essere gestiti dall'IT tramite il server centralizzato.

  • Maggiore sicurezza grazie all'isolamento: le applicazioni eseguite virtualmente sono isolate l'una dall'altra, quindi se un'applicazione viene compromessa a causa di un attacco o di un malfunzionamento, le altre non vengono compromesse automaticamente. In caso di smarrimento o furto di un dispositivo, inoltre, i dati dell'applicazione sono comunque al sicuro perché non sono memorizzati direttamente sul dispositivo, ma sul server host.

  • Migliore controllo degli accessi: l'IT ha un controllo migliore su chi può accedere a determinate applicazioni, dal momento che può semplicemente negare i permessi di accesso agli utenti che non sono più autorizzati o che hanno lasciato l'azienda, senza bisogno di dover disinstallare il software dal loro dispositivo.

  • Accesso rapido e semplice alle app critiche, anche in movimento: gli utenti che operano da remoto possono ottenere l'accesso immediato alle app di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro, senza alcuna attesa per l'installazione o lunghi tempi di caricamento.

  • Conformità semplificata alle normative: dal momento che i dati non vengono archiviati sui dispositivi, le organizzazioni possono garantire la conformità alle normative in materia di sicurezza e privacy come HIPAA (Health Insurance Portability and Accountability Act) e PCI‑DSS (Payment Card Industry Data Security Standards).

  • Possibilità di eseguire applicazioni legacy insieme alle applicazioni all'avanguardia di oggi: la virtualizzazione consente alle organizzazioni di eseguire applicazioni legacy anche quando non sarebbero altrimenti compatibili con le applicazioni più moderne. Si tratta di un fattore importante, dal momento che molte organizzazioni – in particolare quelle che operano in settori altamente regolamentati come la finanza e la sanità – fanno ancora grande affidamento sulle applicazioni legacy.

  • Risoluzione degli incidenti rapida e intuitiva: l'IT può facilmente ripristinare un'applicazione a uno stato precedente se i dati vengono danneggiati o una persona malintenzionata si infiltra nel sistema. In questo modo, la risposta agli incidenti viene semplificata e le operazioni possono proseguire anche dopo un attacco.

  • Problemi di prestazioni ridotti: quando i dispositivi vengono “intasati” con troppe applicazioni, le prestazioni crollano. Mantenendo le applicazioni archiviate su un server host e distribuendole da remoto, i dispositivi degli utenti non rallentano né si bloccano per le troppe applicazioni installate.

Per chi è vantaggiosa la virtualizzazione delle applicazioni?

La virtualizzazione delle applicazioni offre vantaggi a molte persone all'interno di un'organizzazione:

Utenti finali

Gli utenti finali delle applicazioni virtualizzate hanno la libertà di utilizzare i dispositivi che preferiscono e la flessibilità di lavorare dove e quando vogliono, con un accesso da remoto semplice ai sistemi business‑critical di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro. Con le applicazioni remote e virtualizzate, il personale può cambiare dispositivo a proprio piacimento e non deve preoccuparsi dei problemi di sicurezza o delle complessità legate all'installazione o alla manutenzione. In questo modo può sfruttare tutti i vantaggi dell'accesso da remoto alle applicazioni senza gli aspetti negativi legati alla gestione.

Team di amministrazione IT

La virtualizzazione delle applicazioni riduce il carico di lavoro associato all'implementazione e alla gestione delle applicazioni per l'IT. Invece di dover installare un software su centinaia o migliaia di dispositivi e assicurarsi di applicare patch e aggiornare ciascuno di essi in caso di necessità, quando necessario l'IT può semplicemente implementare un'applicazione su un server host e renderla disponibile da remoto agli utenti autorizzati. Le applicazioni risiedono in un'unica posizione centralizzata, garantendo così una gestione e una manutenzione molto più rapida ed efficiente. Alcuni studi hanno dimostrato che la virtualizzazione delle app può anche comportare un minor numero di ticket di assistenza, poiché gli utenti non devono preoccuparsi del software sui propri dispositivi. Grazie alla centralizzazione, anche l'implementazione della sicurezza e la configurazione delle policy sono più semplici e agevoli. Inoltre, la dismissione delle app e la rimozione dei permessi di accesso del personale sono attività che possono essere eseguite facilmente.

Team di sviluppo

Per chi sviluppa software e applicazioni, la virtualizzazione è vantaggiosa perché rende le risorse più accessibili. L'IT può virtualizzare diverse applicazioni e ambienti sullo stesso sistema, in modo che i team possano testare il proprio software su vari sistemi o versioni dei sistemi operativi e apportare i miglioramenti necessari in base alle esigenze. Grazie alla virtualizzazione, chi sviluppa può anche accedere o testare in modo sicuro i file che potrebbero essere contaminati o danneggiati, dal momento che il layer di virtualizzazione separa l'applicazione dal sistema operativo: in questo modo la contaminazione non sarà in grado di infiltrarsi nell'intero sistema.

Aziende

Grazie alla virtualizzazione delle applicazioni, le organizzazioni possono implementare iniziative BYOD in modo semplice e sicuro e non devono più fornire al personale dispositivi di proprietà dell'azienda. Questo può aiutare a contenere le spese. I costi risultano ridotti anche per quanto riguarda i carichi di lavoro IT, visto che i team IT non devono dedicare la maggior parte del loro tempo all'installazione e alla gestione del software su molti dispositivi individuali. Per un'organizzazione, la semplificazione della gestione IT può tradursi in risparmi concreti. L'azienda può ottenere risultati migliori con personale ridotto e minori spese in conto capitale per più copie del software. Un altro vantaggio per le organizzazioni è la possibilità di garantire al personale un accesso facile e sicuro alle applicazioni ovunque e secondo necessità. Ciò aumenta la produttività e l'efficienza – fattori che possono avere un effetto concreto sui profitti di qualsiasi azienda.

Le criticità legate alla virtualizzazione della applicazioni

Proprio come qualsiasi altra tecnologia, la virtualizzazione delle applicazioni non è la soluzione ideale per ogni use case o esigenza aziendale. La virtualizzazione può implicare alcune criticità, tra cui:

  • applicazioni ad alta intensità grafica che potrebbero funzionare in modo anomalo: per questo tipo di applicazioni, la latenza può ostacolare il processo di rendering.

  • Driver dei dispositivi che potrebbero influire sull'uso delle periferiche: qualsiasi applicazione che richieda un driver dispositivo specifico per un determinato sistema operativo potrebbe rendere difficile l'utilizzo di apparecchiature come stampanti o scanner.

  • Necessità di una connessione affidabile: per utilizzare un'applicazione virtualizzata, è necessario poter accedere a una connessione internet affidabile. Per chi generalmente lavora in zone remote prive di copertura o in situazioni simili, questo aspetto può rappresentare un problema.

  • Software di monitoraggio della rete: le applicazioni virtualizzate possono causare problemi con questo genere di software e rendere più difficile per il sistema individuare e risolvere i problemi di prestazioni.

  • Accesso offline: un'applicazione virtualizzata deve poter essere accessibile anche offline. In caso contrario, non sarà altrettanto utile per chi lavora da remoto ma non dispone sempre di un'ottima copertura.

Quali sono le differenze tra la virtualizzazione delle applicazioni e l'installazione tradizionale delle applicazioni?

Prima che la virtualizzazione diventasse realtà e si diffondesse in tutti i settori, le organizzazioni dovevano installare manualmente le applicazioni su ogni dispositivo utente. Se venti o trent'anni fa non si trattava di un onere così gravoso come oggi, è perché le aziende utilizzavano un numero ridotto di applicazioni: oggi, invece, il numero di applicazioni è cresciuto vertiginosamente, e ogni anno vengono sviluppate centinaia di milioni di nuove applicazioni. Senza la virtualizzazione e/o i servizi basati sul cloud, per un'organizzazione sarebbe impossibile gestire e manutenere tutte le applicazioni.

L'installazione e la gestione in locale delle applicazioni oggi sottrarrebbe troppo tempo all'IT. L'unico modo in cui un'organizzazione può lavorare con così tante applicazioni è virtualizzarle e renderle disponibili da remoto: la virtualizzazione delle applicazioni consente infatti di distribuire in modo rapido e semplice le applicazioni essenziali su qualunque endpoint si desideri utilizzare. Dal momento che si tratta di un'operazione da compiere una sola volta sul server host, l'IT può gestire e aggiornare le applicazioni in modo molto più rapido e semplice, anziché doverle aggiornare individualmente su ciascun dispositivo.

L'installazione manuale del software influisce inoltre sull'esperienza dell'utente finale. Anche se l'installazione avviene in modalità self‑service, è necessario prendersi il tempo necessario per scaricare e installare l'applicazione sul proprio dispositivo. La maggior parte delle persone dispone di diversi dispositivi da cui potrebbe voler lavorare, come per esempio uno smartphone, un tablet, un laptop o un computer fisso. La virtualizzazione delle applicazioni rende l'accesso alle app da parte degli utenti finali semplice ed efficiente, senza la necessità di installarle, scaricarle, gestirle o aggiornarle.

Virtualizzazione delle applicazioni, virtualizzazione dei server e virtualizzazione dei desktop

Sebbene siano accomunate dall'impiego della virtualizzazione, la virtualizzazione delle applicazioni, la virtualizzazione dei server e la virtualizzazione dei desktop differiscono per alcuni aspetti fondamentali. 

Virtualizzazione dei server 

Al giorno d'oggi, quella dei server è la tipologia di virtualizzazione più diffusa. Permette alle organizzazioni di creare più macchine virtuali su un singolo server fisico, che vengono raggruppate in cluster. Ciò consente all'IT di sfruttare al meglio le risorse di elaborazione, rete e storage disponibili e di semplificare e ottimizzare il ripristino in caso di malfunzionamento di un server. Inoltre, le VM possono eseguire sistemi operativi precedentemente incompatibili sulla stessa macchina senza problemi.

Virtualizzazione delle applicazioni 

Questo tipo di virtualizzazione rende disponibile agli utenti che lavorano da remoto un'applicazione sfruttando un layer virtualizzato che la mantiene separata dal sistema operativo e dall'hardware del dispositivo utente. L'applicazione viene archiviata su un server host in un datacenter o in una società di hosting terza, e tutte le azioni eseguite dagli utenti vengono in realtà eseguite sul server host. Analogamente alla virtualizzazione dei server, la virtualizzazione delle applicazioni consente agli utenti di utilizzare app precedentemente incompatibili su diversi sistemi operativi, come nel caso di Microsoft Excel su Linux tramite il browser Opera.

Virtualizzazione dei desktop 

La virtualizzazione del desktop comporta la virtualizzazione dell'intero ambiente desktop, incluso il sistema operativo, le applicazioni, i database e altri componenti. Poiché l'ambiente desktop viene salvato su un server host, il personale avrà lo stesso layout desktop e le stesse funzionalità su tutti i dispositivi, indipendentemente da quello utilizzato. 

Utilizzare un software di virtualizzazione delle applicazioni

Quando si tratta di scegliere la giusta soluzione per la virtualizzazione delle applicazioni esistono molte opzioni – ma non tutte le soluzioni sono uguali. Ecco alcuni fattori da tenere a mente per la scelta della soluzione e del vendor a cui affidarsi:

  • Adeguatezza alle esigenze attuali e future: le tecnologie sono in continua evoluzione e diventano ogni giorno più sofisticate. Per questo è indispensabile affidarsi a una soluzione di virtualizzazione che non solo soddisfi le esigenze di oggi, ma che sia in grado di anticipare e supportare anche le necessità future.

  • Flessibilità: man mano che l'organizzazione cresce, anche la soluzione per la virtualizzazione delle applicazioni deve poter scalare. Cerca un prodotto che sia sufficientemente sicuro e scalabile e che offra la flessibilità necessaria per eseguire i carichi di lavoro on‑premise nel tuo datacenter, nel cloud o sull'edge.

  • Compatibilità e integrazione: affidati a una soluzione che funzioni con l'infrastruttura che possiedi e che si integri con le applicazioni esistenti così come con i sistemi di back‑end quali file server, servizi di directory e archivi di dati utente. L'obiettivo è permettere l'accesso da remoto in modo semplice e fluido per qualunque utente e dispositivo.

  • Supporto tecnico e post‑vendita: non stai semplicemente acquistando una soluzione, stai anche decidendo di collaborare con uno specifico vendor. Assicurati che il rapporto sia trasparente e che il team di assistenza collabori da subito e si impegni attivamente per il tuo successo.

  • Facilità d'uso, implementazione e gestione: la soluzione di virtualizzazione delle applicazioni che scegli deve essere intuitiva e facile da utilizzare e gestire senza bisogno di competenze IT specialistiche, alleggerendo il carico che grava sull'IT e semplificando l'adozione di determinate applicazioni.

  • Costi: i fattori che contribuiscono al TCO (costo totale di proprietà) sono numerosi, ma assicurati di trovare una soluzione che offra un buon ROI (ritorno sull'investimento). È fondamentale tenere in considerazione anche gli elementi che consentono di risparmiare sui costi nascosti, come per esempio la capacità di gestire carichi di lavoro più grandi con meno personale e così via.

  • Sicurezza e conformità: un sistema di virtualizzazione deve essere dotato di funzionalità di sicurezza integrate per controllare e monitorare gli accessi e l'utilizzo. Altri elementi da prendere in considerazione sono la crittografia dei dati end‑to‑end, l'autenticazione a più fattori e i sistemi di rilevamento e prevenzione delle intrusioni.

  • Licenze: assicurati di studiare come sono strutturate le licenze delle applicazioni che desideri virtualizzare. È necessario possedere l'autorizzazione a eseguire l'applicazione su più macchine.

Quali applicazioni possono essere virtualizzate?

Molte delle applicazioni attuali, se non la maggior parte, possono essere virtualizzate: questo è il motivo per cui gli esperti rispondono a questa domanda elencando i tipi di app che non possono essere virtualizzate, come per esempio:

  • Qualsiasi applicazione che richieda l'integrazione o l'interazione con il sistema operativo, come per esempio alcuni software antivirus e di protezione dai malware

  • Le applicazioni con driver che devono accedere al sistema operativo

  • Le applicazioni con servizi integrati che iniziano a funzionare in modo indipendente all'avvio del sistema o quando gli utenti accedono, come i client firewall

  • Qualsiasi applicazione che faccia parte del sistema operativo, come per esempio Windows Media Player o determinati browser

  • Le applicazioni con estensioni della shell, per esempio quelle che estendono un programma con funzioni aggiunte

  • Le applicazioni di dimensioni superiori ai 4 GB

  • Le applicazioni dotate di licenze che non consentono la virtualizzazione

  • Le applicazioni legacy con funzionalità integrate per l'alta disponibilità che potrebbero non funzionare correttamente se virtualizzate

Quali sono i requisiti hardware e software per la virtualizzazione delle applicazioni?

Per farla breve, la risposta è “Dipende”: dipende da molti fattori, come per esempio quanto personale ha la tua organizzazione, e il numero e il tipo di applicazioni che si intende virtualizzare. È opportuno consultare il vendor della soluzione prescelta per la virtualizzazione delle applicazioni per capire quali sono i requisiti hardware e software consigliati. 

È possibile utilizzare le applicazioni virtualizzate offline?

La tua soluzione di virtualizzazione delle applicazioni deve disporre di una modalità offline di qualche tipo, dal momento che gli utenti potrebbero non trovarsi sempre in zone dotate di una buona connessione internet. Assicurati che la tua soluzione di virtualizzazione delle applicazioni fornisca informazioni complete per lavorare offline, in modo da poter istruire gli utenti finali. In genere, le soluzioni richiedono che l'applicazione sia completamente memorizzata nella cache prima di passare alla modalità offline. Molte soluzioni forniscono anche dei controlli che chi amministra l'IT può utilizzare per autorizzare l'uso offline, o per impostare limiti su quando o dove viene utilizzata l'applicazione. 

Le applicazioni virtualizzate possono coesistere con quelle installate in locale?

Un utente finale può disporre di applicazioni installate localmente sul proprio dispositivo che vengono eseguite insieme alle applicazioni virtualizzate fornite da un server tramite l'accesso remoto. Le specifiche di questa funzionalità possono variare in base alla soluzione o al vendor, quindi assicurati di informarti adeguatamente mentre valuti quali soluzione scegliere. 

Quali sono gli use case concreti per la virtualizzazione delle applicazioni?

Ci sono molti motivi che possono spingere un'azienda a scegliere la virtualizzazione delle applicazioni rispetto ad altre strategie di virtualizzazione (per esempio la VDI). La lista di use case include:

  • Incentivazione di iniziative BYOD: la virtualizzazione delle applicazioni consente al personale di utilizzare i propri dispositivi per accedere alle applicazioni aziendali critiche e lavorarci.

  • Controllo dei costi: grazie alla virtualizzazione non è necessario fornire dispositivi aziendali alla propria forza lavoro, il che consente di risparmiare; inoltre, non c'è bisogno di fornire hardware o software per ogni singolo dispositivo dell'organizzazione, e il carico di lavoro per l'IT viene ridotto permettendo ai team IT di ottenere risultati migliori con meno personale.

  • Libertà di scelta per le applicazioni: la virtualizzazione delle app permette al personale di accedere a tutte le app di cui ha bisogno per svolgere il proprio lavoro, ovunque si trovi e qualunque dispositivo desideri utilizzare.

  • Evitare i problemi di migrazione: il personale può utilizzare qualsiasi applicazione su qualsiasi dispositivo, anche se il sistema operativo del proprio dispositivo non è compatibile con l'applicazione scelta. Non è necessario perdere tempo e fatica per convertire i dispositivi affinché funzionino con sistemi operativi specifici.

  • Utilizzo di applicazioni aziendali aggiornate di frequente: la virtualizzazione permette di aggiornare facilmente le applicazioni con la frequenza desiderata, senza bisogno di dover aggiornare anche centinaia o migliaia di dispositivi. Le applicazioni possono essere aggiornate spesso, e ogni volta che un utente le apre accede alla versione più recente.

  • Accesso sicuro da remoto ai dati sensibili: poiché nessuno dei dati ai quali si accede in un'app viene memorizzato sul dispositivo utente, la virtualizzazione delle applicazioni è un'ottima soluzione per la forza lavoro che deve accedere alle app critiche da remoto.

  • Capacità di supportare un gran numero di dipendenti: tutte le organizzazioni con una forza lavoro di migliaia di persone che necessitano di accedere ad applicazioni devono prendere in considerazione la virtualizzazione delle applicazioni. La virtualizzazione è infatti l'unico modo per fornire accesso alle applicazioni in modo efficiente, garantendo contemporaneamente semplicità di gestione e manutenzione.

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